RICOVERO
– Anestesia: spinale + blocco o generale
– Timing: ca. 120 min.
Tecniche usate:
– Sostituzione articolare con protesi totale di caviglia
Anestesia: solo l’arto da operare o anestesia generale
Ricovero 3/4 notti
Decorso post operatorio: scarico dell’arto operato e protetto da doccia gessata + uso di stampelle o bastoni candesi per la prima settimana; successivamente carico parziale/progressivo con gambaletto gessato + stampelle + scarpa coprigesso per 6 settimane; segue rimozione apparecchio gessato e inizio di programma riabilitativo mantenendo una calza elastocompressiva per 4-6 mesi.
Medicazioni: giorno successivo all’intervento e durante il ricovero, poi alla rimozione dell’apparecchio gessato.
Ripresa della guida: a circa 10 settimane dall’intervento.
Ripresa dell’attività lavorativa/prognosi: circa 120 giorni a seconda dell’attività svolta dal paziente.
Dal 2000 sono stati eseguiti oltre 40 impianti protesici in pazienti affetti da artrosi della caviglia; si tratta di soggetti prevalentemente giovani con una pregressa storia di frattura. In casi molto selezionati e pertanto più rari è indicato quest’intervento anche in presenza di malattie reumatiche e/o metaboliche.
Si tratta di una procedura che richiede una lunga e precisa curva di apprendimento la cui difficoltà è particolarmente vincolata ai postumi fratturativi che rendono unico ogni tipo di impianto. Pertanto si tratta di un intervento non riproducibile in serie come per altri distretti anatomici dove è più frequente l’artrosi degenerativa primitiva (anca, ginocchio, ecc.).
Perciò è auspicabile rivolgersi ad un centro di riferimento dedicato a questa chirurgia che permette di evitare l’artrodesi (blocco) della caviglia, il più classico e storico trattamento di questa patologia.
Al fine di rimanere al passo con le ultime novità e gli aggiornamenti relativi a questa procedura manteniamo un rapporto di sinergia e collaborazione con altri centri internazionali tra cui il Kanton Hospital(Svizzera), diretto dal Prof. Hinterman.