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Il neuroma di Morton

Il neuroma di Morton (NM) è una patologia che colpisce il ramo nervoso digitale tra il 2° e 3° ma ancor più frequentemente tra il 3° e 4° dito del piede. Il dolore è la caratteristica principale di questa patologia. Si tratta di un dolore violento, trafittivo ed imprevedibile, non costante, localizzato in regione plantare con irradiazione verso le dita. Tipicamente si scatena con l’uso delle calzature chiuse in particolare se strette e rigide ed è ulteriormente esacerbato dalle basse temperature. Spesso il dolore è associato a bruciori e sensazione di formicolio alle dita colpite. Non di rado viene riportata la sensazione di “un qualcosa di estraneo” sotto il piede, come “un calzino arrotolato”. Il paziente è costretto ad interrompere la propria attività e togliere la calzatura massaggiandosi il piede per trovare ristoro. In genere il dolore è assente a riposo e può comparire ad intervalli anche molto distanziati. Si manifesta in piedi apparentemente “normali”, anche se capita spesso di ritrovare questa patologia in associazione con alluce valgo e dita a martello.

Il NM è una patologia ad origine multifattoriale di natura micro-traumatica in quanto viene generata dalla frequente e ripetuta azione di compressione e rilascio delle dita dei piedi all’interno della calzatura durante le attività fisico/sportive.

Diagnosi: si basa sugli inconfondibili dati anamnestici del paziente e sull’esame obiettivo in ambulatorio dove si ricerca il dolore pressorio che viene tipicamente evocato dalla compressione dello spazio inter-metatarsale ed altri tests specifici. Dal punto di vista strumentale si possono impiegare ecografia e/o risonanza magnetica nucleare pur essendo questi esami non del tutto affidabili e pertanto non indispensabili.

Terapia: non esistono ad oggi dei protocolli universalmente accettati.

Le scelte non chirurgiche come il trattamento infiltrativo mediante cortisone o alcool possono dare risultati discreti, quasi mai completi e per lo più temporanei. Oltretutto l’infiltrazione sia con cortisone che con alcool può provocare effetti collaterali negativi con possibili rischi di atrofia del cuscinetto plantare e discromie cutanee cause di danni estetici e funzionali. L’uso della guida ecografica nell’alcolizzazione pur avendone migliorato i risultati presenta comunque una non trascurabile percentuale di fallimento.

 

L’asportazione chirurgica del neuroma (neurectomia) è la pratica più diffusa.

Nel 2006 ho sviluppato una tecnica che permette l’escissione del neuroma senza sacrificare il legamento intermetatarsale profondo che è molto importante per la stabilità e l’equilibrio della distribuzione del carico dell’avampiede in particolare se in soggetti sportivi e/o con attività lavorative a lungo in piedi. Il paziente viene dimesso in giornata e cammina senza uso di stampelle. Dopo circa una settimana rimozione del bendaggio, uso di calzature sportive e graduale ripresa delle normali attività.

In conclusione quindi il neuroma di Morton è una patologia molto dolorosa ed invalidante che spesso non viene capita in quanto di non facile diagnos,i richiedendo pertanto la valutazione ed il trattamento da parte di uno specialista del settore.

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